Cortona e la Valdichiana

L’area del Rotary Club Cortona Valdichiana copre il territorio occupato da sei comuni della valle stessa: Castiglion Fiorentino, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana e Monte San Savino.

 

Castiglion FiorentinoCastiglion Fiorentino

12.032 abitanti (Istat 2001).
Nonostante l’evidente struttura medievale del paese riconoscibile nella cinta muraria con porte e nel complesso del Cassero sul quale svetta la trecentesca torre del Casseretto, la storia di Castiglion Fiorentino è sicuramente riconducibile al periodo etrusco, anche se numerosi ritrovamenti nelle zone adiacenti al Canale della Chiana testimoniano la presenza di insediamenti risalenti addirittura all’epoca villanoviana. Recenti campagne di scavo hanno riportato alla luce ampi tratti di mura etrusche inglobati con la cinta muraria del Cassero e una porta urbica risalente alla fine del IV secolo a.C. Oltre al paese entro la cinta muraria, da vedere la Pinacoteca Comunale e il Museo Archeologico. La Pinacoteca ospitata nel palazzo Comunale, conserva oreficerie e oggetti sacri dal ’200 al ’400, reliquiari e preziosi dipinti di scuola umbra e toscana, tra cui si segnalano le opere di Margaritone e di Bartolomeo della Gatta. Di rilievo le opere custodite nella Collegiata e nell’antica Pieve (una “Deposizione” a fresco di L. Signorelli).
Per maggiori informazioni sulla storia della città, visitate il sito: comune.castiglionfiorentino.ar.it.

 

cortona-e-la-valdichiana_cortona.jpgCortona

22.046 abitanti (Istat 2001).
L’aspetto attuale di Cortona, caratterizzato dal largo uso della pietra arenaria e da vicoli stretti ed erti, con scorci di panorama mozzafiato sulla valle sottostante, conserva pressoché intatto il fascino di edifici medioevali e rinascimentali abbracciati dalle mura urbane. A Cortona, senz’altro da visitare i due principali musei: Museo Diocesano, dove sono importanti opere di Luca Signorelli e Beato Angelico; Museo dell’Accademia Etrusca: vi sono importanti collezioni etrusche tra cui il famoso lampadario, romane ed egizie; dipinti ed opere delle arti minori dal XIII al XVIII secolo ed alcune opere donate da Gino Severini alla città. Vi sono inoltre i preziosissimi reperti aurei provenienti dal tumulo etrusco del Melone Il del Sodo. Per quanto riguarda il folklore e le principali manifestazioni, ricordiamo: Festa della patrona S. Margherita a febbraio, processione del venerdì santo con i simulacri della passione nel periodo pasquale, Giostra dell’Archidado in maggio. Tra le manifestazioni di spicco anche la mostra del mobile antico che si svolge tra agosto e settembre e la tradizionale Sagra della Bistecca, il 14 e 15 Agosto.
Per maggiori informazioni sulla storia della città, foto, eventi, visitate il sito: www.comunedicortona.it.

 

Foiano della ChianaFoiano della Chiana

8.412 abitanti (Istat 2001).
Ha origini etrusche come testimoniano i reperti venuti alla luce nel 1900 presso il collegio di San Francesco. In età romana, in virtù della sua posizione centrale nel granaio dell’urbe, divenne importante centro agricolo e militare.
Nel Medioevo subì un periodo di decadenza a causa dell’impaludamento della zona. In città restano tracce delle terme romane dette della “cisternella”, ma sono soprattutto medioevali e rinascimentali le presenze importanti. Al XV secolo appartengono la chiesa di San Michele Arcangelo, di San Domenico e quella di San Francesco, in cui si conservano tre splendide pale di altare della bottega di Andrea Della Robbia; nella collegiata di San Martino del 1796, sono una terracotta invetriata attribuita ad Andrea Della Robbia ed una incoronazione della Vergine di Luca Signorelli.
Al confine tra Lucignano e Foiano è lo splendido tempietto della vittoria a pianta ottagonale voluto da Cosimo I su disegno dell’Ammannati. Folklore e manifestazioni: il carnevale famoso in tutto il mondo è ritenuto uno dei più antichi. Esso vive nella sfida per realizzare il miglior carro di cartapesta; maestri tra i più bravi del settore, i foianesi cedono poi i carri ad altri carnevali che ne fanno vanto nelle loro sfilate.
Per maggiori informazioni, visitate il sito: www.comune.foiano.ar.it.

 

LucignanoLucignano

3.468 abitanti (Istat 2001).
In cima ad un colle compreso tra due immissari del canale maestro della Chiana, è un centro agricolo che conserva un’interessantissima pianta urbanistica, di forma circolare. Dopo alterne vicissitudini storiche che lo videro prima sotto Arezzo, poi Siena, poi di nuovo Arezzo e poi Perugia, si consegnò al duca di Atene, poi tornò sotto Siena, Arezzo, Firenze e Siena sino al 500 quando entrò a far parte dello stato fiorentino. Tra le cose da vedere rimangono il Cassero con torre quadrata ed alcune parti delle mura urbane; la chiesa romanico gotica di S. Francesco con all’interno affreschi di scuola senese del XIV e XV secolo. Ancora del XV seco­lo sono il palazzo comunale che ospita il museo civico con pezzi importanti tra cui il grandioso reliquiario dell’albero della croce e l’oratorio della Misericordia, mentre cinquecentesco è il santuario della Madonna delle Querce con elegante interno di stile dorico. Dello stesso secolo la collegiata di San Michele dalla grandiosa e suggestiva scalinata, con sculture lignee quattrocentesche di scuola senese e dipinti seicenteschi toscani.
Per maggiori informazioni, visitate il sito: www.comune.lucignano.ar.it.

 

Marciano della ChianaMarciano della Chiana

2.757 abitanti (Istat 2001).
La particolare posizione strategica (collocato al centro della Valdichiana), unita alla forte vocazione di sfruttamento agricolo, ne ha fatto un centro già importante nell’antichità. Ceramiche di età etrusca, e monili, attestano la presenza di un insediamento, almeno dal VI secolo a.C. Resti di età romana attestano la continua presenza dell’uomo. Alla fine del XII secolo Marciano si era già costituito Comune, retto con leggi e usanze proprie. Attorno al 1380, quando il collasso dello stato aretino è imminente, Marciano balza nuovamente alla ribalta e passa sotto Siena, che vi erige un potente fortilizio: esso rappresenta la punta estrema della espansione territoriale della Repubblica senese nella Valdichiana Aretina. Nel 1384 Marciano passa sotto Firenze, ormai padrona della vallata. Nel 1554, nelle vicinanze della fortezza, a Scannagallo, le truppe medicee ebbero la meglio sulla coalizione senese. È la famosa Battaglia di Marciano. L’esito della battaglia, favorevole ai Medici, fece rimanere Marciano sotto l’influenza fiorentina per molti anni. In seguito la cittadinanza marcianese partecipa con gli altri paesi della Val di Chiana agli eventi storici, passando dai moti anti-Francesi che nel 1799 cacciarono i Lorena dalla Toscana, ai moti risorgimentali e alle Guerre d’Indipendenza; nella Seconda Guerra Mondiale vi fu la presenza del Fronte con numerose distruzioni provocate dai bombardamenti.
Per maggiori informazioni, visitate il sito: www.comune.marcianodellachiana.ar.it

 

Monte San SavinoMonte San Savino

8.119 abitanti (Istat 2001).
Fu feudo dei Del Monte nel ’500, degli Orsini e dei Della Rovere nel ’600. Nella primavera del 1799 fu uno dei centri della reazione antifrancese in territorio aretino e ciò comportò la dispersione della fiorentissima comunità ebraica e la distruzione del tempio. A Monte San Savino nacque lo scultore e architetto Andrea Contucci detto il Sansovino. Delle mura castellane restano torri circolari, porta Romana e porta Fiorentina ed altre opere di difesa. Molti gli edifici pregevoli tra cui la torre del palazzo pretorio, unica rimasta delle 17 che fortificavano il paese. Del ’300 è la chiesa di S. Agostino con il rosone della facciata romanica decorato da una vetrata del Marcillat e il portale del Sansovino. All’interno affreschi di Spinello aretino e un dipinto del Vasari. Ancora degni di ricordo sono il palazzo comunale del ’500, eretto da Sangallo, un tempo palazzo della famiglia Del Monte; il Palazzo Tavarnesi che si ispira all’architettura del palazzo comunale; la loggia dei mercanti ancora attribuita al Sangallo, a cinque arcate con colonne dai capitelli corinzi; la seicentesca chiesa di Santa Chiara, che conserva terrecotte robbiane di cui alcune modellate dal Sansovino; la chiesa della pieve, risalente al XII secolo ma rifatta nel XIII che conserva il sarcofago del giureconsulto Fabiano del Monte; la chiesa del suffragio interamente rimaneggiata anch’essa. Nelle vicinanze il santuario di Santa Maria delle Vertighe.
Per maggiori informazioni, visitate il sito: comune.montesansavino.ar.it.